lunedì 9 settembre 2019

Intervista a Alex Marenga di The Metaphysical Box

Il progetto The Metaphysical Box vede la presenza di quattro musicisti attivi da molti anni nell'underground romano, spesso in collaborazione fra di loro in vari progetti trasversali. L'evento sulle colline di Martignano dedicato alle sinergie fra musica e natura ha consolidato questa formazione a quattro.

come nasce The Metaphysical Box?

collaboriamo ormai da quasi trent'anni a vario titolo e in vari progetti, dato che l'esperienza musicale che questo quartetto ha proposto dal vivo ci ha particolarmente convinto, sia per l'originalità delle idee che per la flessibilità delle interazioni che siamo in grado di mettere in campo abbiamo deciso di consolidarla in un progetto più stabile.

Coesistono strumenti elettronici e tradizionali, in quale rapporto?

l'idea è quella di dematerializzare il suono degli strumenti in un flusso sonoro unico, e ridefinire i ruoli di basso, chitarra e voce alla luce dei nuovi lessici della musica elettronica utilizzando in modo creativo l'effettistica che oggi ci consente di espandere gli orizzonti sonori degli strumenti

l'idea della contaminazione è molto presente nel vostro lavoro

La contaminazione fra diversi linguaggi ha caratterizzato tutta la nostra vita. Ci siamo sempre tutti confrontati con altri stili e i musicisti dalle provenienze più diverse. Mauro Tiberi stesso è un crocevia fra culture vocali, ma ognuno di noi ha sviluppato il proprio approccio allo strumenti misurandosi con linguaggio radicalmente diversi, dal rumorismo al jazz, dalla techno alla musica indiana.

Quali sono i progetti di The Metaphysical Box?

Stiamo preparando il mix del nostro album d'esordio che vedrà la luce molto presto su Eclectic Productions, ci auguriamo di poterlo presentare al più presto dal vivo.